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      Avrei desiderato che non si trovassero nella ristampa parigina alcuni miei poetici componimenti, che troppo si risentono della prima mia adolescenza, ma particolarmente la tragedia del Giustino, da me scritta in età di quattordici anni, quando l'autorità del mio illustre maestro non permetteva ancora all'ingegno mio il dilungarsi un passo dalla religiosa imitazione de' Greci, e quando l'inesperto mio discernimento era ancor troppo inabile a distinguer l'oro dal piombo in quelle miniere medesime, delle quali incominciava egli allora ad aprirmi appena i tesori. Ma preveggo che non vorrà codesto editore render la sua meno abbondante delle altre stampe, ammaestrato dall'esperienza, che la mole e non il peso decide assai comunemente del merito d'una edizione. Vi prego dunque, se non potete risparmiarmi, di differirmi almeno quanto è possibile questo rossore relegando agli estremi confini dell'ultimo volume tutti quei componimenti che sotto il nome di Aggiunta furono dal Bettinelli nella sua prima edizione pubblicati, e non trascurando di far che loro preceda la mia cronologica difesa.
      Non aspettate qui nuove proteste dell'infinita mia riconoscenza, né replicate preghiere che raccomandino alla vostra cura il credito degli scritti miei: so che non bastan le prime, e che non bisognano le seconde; onde mi ristringo a confermarmi.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 11 Marzo 1754.
     
      La confusione nella quale asserite di trovarvi nella carissima vostra del 23 dello scorso è conseguenza necessaria delle funeste circostanze nelle quali vi siete trovato.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Giustino Greci Aggiunta Bettinelli Marzo