Non so come rimedierete alla brevità, non avendo voi balli; ma posso riposarmi sul giudizio del mio gemello.
Ho letto la Festa del signor abate Antonio della Mirandola, e la trovo molto felicemente verseggiata. Vi ringrazio dell'attenzione di mandarmela.
Auguro buona caccia in Italia al vostro emissario Marchesini: ma secondo le mie notizie non v'è molto da scegliere. La Mattei ha recitato presentemente in Reggio di Modena, ma non con la solita felicità, secondo le relazioni che qui ne son venute. Le belle son giornaliere, e per lo più gli applausi non le fanno migliorare. Da tanto tempo ch'io non l'ho sentita non so dirvi se sia andata innanzi o indietro.
A monsignor Migazzi e al signor duca di Santa Elisabetta vi prego di render grazie a mio nome della gentil memoria, e di assicurarli del mio costante rispetto. Oh s'io fossi una volta il quarto! ma questi son pia desideria.
Il marescial Vasquez sa ch'io vi scrivo, e vuol ch'io vi raccomandi di nuovo un suo nipote, D. Diego di Valdivia e Vasquez. Ditemene almeno una parola in risposta perché vegga ch'io l'ho fatto. Addio, gemello svizzero, mostro marino. Vuoglieme bbene cca sso rafaniello.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 24 Giugno 1754.
Alla vostra gratissima dell'8 del corrente non ho che rispondere, quando non voglia trattenermi nelle approvazioni intorno ai vostri raziocini che riguardano cotesta Apostolica Corte ed i suoi venerabili membri. Noi altri poveri poeti drammatici, avvezzi a descriver gli uomini come dovrebbero essere, perveniamo tardi a conoscere quali essi sono.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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