Replico i teneri abbracci al caro gemello, vi prego a comandarmi, e sono con la più perfetta stima e amicizia.
778
A RANIERI CALZABIGI - PARIGI
Frain 15 ottobre 1754.
La gratissima vostra del 16 dello scorso settembre mi ha raggiunto fra queste campagne di Moravia, dove soglio impiegar l'autunno nelle provvisioni di salute che bisognano ad un italiano, per resister poi al prolisso inverno teutonico. Vi rimarrò ancora qualche giorno; e andrò poi a trincerarmi in Vienna contro il freddo, che ha incominciato pur troppo sollecitamente quest'anno a mandar precursori. Non trovo fondamento dell'eccessiva vostra riconoscenza; pur se questa traveggola giova a rendervi più mio, non intendo d'illuminarvi. La vostra prefazione non ha qui solamente il mio voto; io ne ho trovato altri, e d'un peso che bilancia quello della mia amicizia per voi, e quello del mio naturale amore per me medesimo. Voi non mi parlate di raddolcire alcun poco le espressioni, di cui vi valete contro i semidotti e francesi e italiani. Foste mai risoluto di lasciare ad esse tutta l'acrimonia della vostra per altro giustissima indignazione? No, amico, credetemi: chi irrita non persuade, anzi accresce avversari in vece di far proseliti; e il costringere a diventar seguaci i nemici è il più bello di tutti i trionfi.
I miei pareri che oggi non ho tempo di comunicarvi sull'unità del loco e sul coro avranno molto maggior forza come vostri che come miei, essendo io parte principale; onde, con pace della vostra delicatezza di coscienza, guardatevi di citarmi.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Moravia Vienna
|