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      Giacché ha V. S. illustrissima accettato l'incarico di comunicarmi le generose espressioni di cotesta mia fautrice elettissima società, non ricusi or l'altro, la supplico, di riportare in comune alla medesima, senza dimenticare in privato se stessa, le divote proteste della giusta eterna e rispettosa gratitudine, con la quale sarò sempre e di quella e di V. S. illustrissima.
     
     
     
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      A EMANUELE DI RICHECOURT - FIRENZE.
     
      Vienna 24 Ottobre 1254.
     
      Per via del signor baron di Toussaint mi furon rese già tre giorni sono le medaglie che l'Eccellenza Vostra si è degnata inviarmi. La sollecita cura che Vostra Eccellenza ha voluto prenderne, ed il concorso della sua approvazione ad un onore a cui non avrebbero mai ardito di sollevarsi i miei voti, non che le mie speranze, ne accrescono in me alternativamente e la vana gloria ed il rossore.
      Poiché la parzial propensione di Vostra Eccellenza a favor mio è già tant'oltre impegnata, non si stanchi, la supplico, di rendermene lungamente superbo, mentre io sospirando di meritarla, pieno di riconoscenza ed ossequio rispettosamente mi dico.
     
     
     
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      AL CONTE N. N.
     
      ............
     
      L'obbligante cura di Vostra Eccellenza di parteciparmi il suo felice arrivo in cotesta Corte impegna non meno la mia riconoscenza a rendergliene le dovute grazie, che la mia parzialità a congratularmene seco siccome faccio. Mi auguro da lontano quelle occasioni d'ubbidirla, che ho inutilmente desiderato da vicino, e con le quali procurerò di convincerla ch'io sono con la più costante e perfetta stima.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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