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      Io farò buon uso di questi nelle venture spedizioni. Ma sappiate per altro per vostra quiete che le fiere teutoniche non sono così facinorose come le nostre, e si può essere meno cauto in buona coscienza. Nulla di meno non v'è mai cautela soverchia come voi prudentemente consigliate, perché non v'è mai proporzione fra 'l divertimento più sensibile ed il rischio più leggiero. Vi rendo grazie dell'affettuosa premura, ch'io contraccambio con la più viva e tenera riconoscenza.
      Non mi dilungo perché mi rimane ancora da scorticar la coda d'una effimeretta, che mi ha aspettato a Vienna, corteggiata da flati e dolori di ventre da far rinnegar la pazienza. Il divertimento è durato un giorno e mezzo; e benché presentemente sia finito, esige ancora qualche rispetto. Amatemi quanto io v'amo e vi stimo, e credetemi con una costanza invincibile.
     
     
     
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      A COSIMO SIRIÉS - FIRENZE
     
      Vienna 31 Ottobre 1754.
     
      Uno de' pesi inevitabili degli uomini eccellenti è il soffrir l'importunità di chi ha bisogno di loro: onde il signor Siries, ch'è fra' primi, soffra in pace me che sono fra' secondi.
      Dacché per mia disavventura (e forse degli altri) ho imparato a scrivere, ho sempre avuto guerra con le penne, e ne ho distrutta inutilmente quantità innumerabile, senza potermi riconciliar mai con queste incostanti e capricciose ministre de' miei pensieri. Ho sperato che qualche metallo avrebbe potuto sostenere le veci loro col vantaggio di conservar sempre, o almeno lunghissimo tempo, la medesima temperatura: ma ho trovato che mancando all'oro (del quale mi sono valuto) l'elasticità della penna, lo scrivere riusciva più difficile e meno apparente.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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