Non so dirvi se sia solamente differito.
Conservatevi gelosamente, perché dopo un lunghissimo esame si trova che questa è la cura più necessaria. Io aggiungo a questa il desiderio di meritar l'amor vostro, e di persuadervi con evidenza ch'io sarò sempre col medesimo tenero rispetto.
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A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
Vienna 2 Dicernbre 1754.
L'affettuosissima vostra del 16 dello scorso, nelle obbliganti sollecitudini che dimostrate per la mia salute, mi conferma la sincerità dell'amor vostro, di cui sono superbo e geloso come di preziosissimo acquisto. I miei cancherini straordinari sono, lode al Cielo, debellati: e resto con la solita fedelissima compagnia degli abituali ipocondriaci, che sono già da diversi anni in possesso d'esercitar la mia pazienza.
La maestà della regina mia padrona era disposta di veder Trieste e la Croazia alla buona stagione, e se ne facevano i preparativi. Ma d'improvviso ha risoluto altrimenti, ed almeno si differisce il viaggio. Di quello di Milano non ho mai sentito parlare, né pure come idea remota: e quando si facesse (senza un preciso ordine sovrano, contradicente alle mie reiterate suppliche) io non sarei del seguito. Voi non potete immaginarvi per un picciolo insetto, come son io, quale incomodo sarebbe il dover seguitar la Corte. Io ho in capo una corsa a Roma, ma libera e tranquilla: onde potessi approfittarmi con tutto l'animo della presenza d'un degno e caro amico come siete voi. Intanto ricevete i teneri miei abbracci ideali, e credetemi il più grato ed il più ossequioso de' vostri. amici e servitori.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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