Io non ho mandato ancor oggi da lui per timore della risposta. Al mio caro generale un tenero abbraccio ed a voi i soliti tributi di rispetto e di tenerezza.
     
     
     
      797
     
      AD ANTONIO FABRINI - FIRENZE
     
      Vienna 22 Dicembre 1754.
     
      Nel fare una rassegna della scomposta mia poetica Cancelleria mi vien fra le mani un gentilissimo foglio di V. S. illustrissima del 12 dello scorso ottobre. Mi sovvengo d'essermene sommamente compiaciuto: ma non posso placare i miei rimorsi con la certa memoria di aver risposto: onde fra i rischi o di defraudarla de' dovuti miei rendimenti di grazie, o di raddoppiargliene la noia, eleggo di correr l'ultimo avendo più orrore per la taccia d'ingrato che per quella d'importuno. Il signor Bonecchi mi avea replicatamente informato della distinta parzialità di V. S. illustrissima a mio riguardo. Ella me ne ha assicurato con la sua lettera, e me ne ha pienamente convinto, concorrendo a quella pubblica testimonianza che mi fa ondeggiare tuttavia fra la vanagloria e la confusione. Da questa certezza misuri V. S. illustrissima la mia riconoscenza, e dacché le riesce così felicemente di ritrovare in me tante lodevoli qualità da me stesso ignorate, procuri di rendermi superbo con la scoperta in me della facoltà di ubbidirla e dimostrarle con l'opere a qual segno io sono.
     
     
     
      798
     
      AL SIGNOR FIGLINESI - FIRENZE
     
      Vienna 24 Decembre 1754.
     
      Ricevo e rendo co' sentimenti della più viva riconoscenza i cortesi auguri che il gentilissimo signor Figlinesi ha voluto inviarmi in occasione delle SS. imminenti Feste, e desidero che la sua obbligante gratitudine abbia più solidi fondamenti.