Siate per altro sicuro ch'io lo sono assai frequentemente con l'animo. Sospiro l'arrivo del signor conte di Torrepalma, e mi approfitterò de' pregiudizi de' quali lo avete imbevuto a mio vantaggio. Addio, caro gemello; io sono e sarò sempre.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 26 Maggio 1755.
Dalla vostra del 10 del corrente ritraggo il sensibile piacere di sentirvi in ottimo stato di salute; piacere che assorbisce tutto il rammarico degli inciampi al corso de' nostri affari di Napoli. Non ne trascurate il pensiero, ma, libero da questo rimorso, non vi affannate punto se l'esito non lo seconda, perché io faccio l'istesso. Mi piace che siate contento di me come lo sono io di voi: ma questa compiacenza è tutto il prezzo della nostra condotta: se pretendessimo lode dall'esercizio del nostro dovere, sarebbe cattivo segno. V'è sensibil distanza dall'evitare un biasimo al meritare un applauso. L'applaudirsi di non essere condannabile è un accusarsi dello sforzo che ci costa; e la virtù non esiste se non è sostenuta dall'abito. Ma non facciamo trattati di morale. Godetevi la presenza dell'illustre real passaggiera che aspettate, conservatevi quanto sapete senza che la cura vi tormenti: abbracciate le sirocchie, riamatemi e credetemi.
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A BARTOLOMEO INTIERI - NAPOLI
Vienna 26 Maggio 1755.
Avea determinato d'attendere l'arrivo del prezioso dono che V. E. illustrissima si è compiaciuta destinarmi per rendergliene poi le dovute grazie e parlarle in un tratto del piacere ch'io mi prometto nell'ammirare le produzioni de' colti suoi felici ed esperimentati talenti: ma tardando oltre la mia espettazione questo sospirato momento, io non voglio espormi a comparire ingrato per timore d'esserle due volte importuno.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Torrepalma Napoli
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