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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 30 Giugno 1755.
     
      Le grate affettuose memorie ed espressioni della vostra del 14 del cadente mi sono carissime come testimonianze dell'amor vostro di cui mi compiaccio quanto è ragionevole. Il merito delle opere nostre deriva dalla volontà, e non dall'atto: la prima è tutta del nostro arbitrio: ma il secondo può soffrire interpretazione e violenza. Io son persuasissimo che se il vortice delle vicende umane avesse cambiato o cambiasse mai le nostre situazioni, voi non terreste a riguardo mio altro cammino di quello che ho tenuto e terrò io sempre a riguardo vostro: onde il bilancio degli scambievoli obblighi nostri è perfettamente in pari: avendo io tanta ragione d'esservi grato di quello che fareste, quanta ne avete voi d'esserlo di quello ch'io faccio. Sicché amatemi come fate: ma non vi scaricate dell'obbligo del contraccambio con gli eccessivi rendimenti di grazie. S'io desideri d'abbracciarvi potete facilmente imaginarvelo, ma la distanza è considerabile, e vi sono pifferi da accordare, più di quello che voi credete. Nulla di meno io ci penso.
      Addio: mandatemi presto la notizia dello scioglimento di quel maledetto nodo gordiano di Napoli. Abbracciate le sirocchie, e credetemi.
     
     
     
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      AD ANTONIO D'ALTHANN - AGRAM
     
      Vienna 30 Giugno 1755.
     
      L'aggiungere una seccatura alle tante fra le quali Vostra Eccellenza si trova, sarebbe una indiscrezione immeritevole di perdono, se in grazia della gentilissima portatrice de' miei ossequiosi rispetti io non potessi promettermi una pienissima assoluzione e di colpa e di pena.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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