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A CARLOTTA ERCOLA VISCONTI - MILANO
Vienna 28 Luglio 1755.
La tardanza della sospirata novella del felice arrivo in patria di V. S. illustrissima avea incominciato a farmi temer gli accidenti e del lungo viaggio e dell'incomoda stagione, e della sua delicata salute: onde il piacere di sentirla finalmente al termine della sua corsa è stato per me sensibile a proporzione dell'impazienza con la quale l'attendeva. Rendo grazie a V. S. illustrissima dell'obbligante riflessione che l'ha spinta a secondar col gentile avviso le mie premure, ed ho rossore d'aver saputo meritar così poco una cura tanto obbligante.
Ella mi dà poco felici nuove del suo affare, e l'avvilimento in cui trovo il nostro marchese N. non mi autorizza a rimandargliene per ora migliori di qua. Egli mi dice che ha trovato il conte intiepidito considerabilmente: e suppone che le lettere del signor conte N. possano aver prodotto questo effetto: il tempo, la prudenza e la tolleranza operano meraviglie. Io mi studierò di rinvigorire il coraggio del nostro amico. Non desista V. S. illustrissima così di procurar dolcemente di render meglio informato il ministro; ma sopratutto non perda intanto la sua tranquillità.
La supplico delle mie riverenze alla signora madre ed al signor abate ed a credermi col dovuto rispetto.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 31 Luglio 1755.
Sicché dunque, come vi accennai nella mia antecedente, ho più voglia che bisogno di darvi una commissione, ma figuratevi il bisogno ancora, perché non manchi anche questo stimolo alla vostra diligenza.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Luglio Luglio
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