Sino a Trieste debbono venire franche di porto: e di tutto il denaro che vi bisogna, fate che vi fornisca a conto mio il nostro signor d'Argenvillières che divotamente riverisco ed abbraccio. Adagio. Or mi sovviene che le casse dovranno essere imballate, ciò è ravvolte in paglia e canavaccio. Onde la direzione dovrà esser dipinta non sulle tavole delle casse ma sopra l'imballatura. Item avvertite di non spedire il vino da Roma in tempo troppo caldo, perché io ho bisogno di vino non d'aceto: credo che nel settembre si possano sperare giornate temperate. Ma di questo non decido: regolatevi come prudente padre di famiglia. Item benché le bottiglie di vino francese o di qualunque lontana regione vengano senza olio, credo che bisognerà metterne nei nostri fiaschi perché essendo di vetro più sottile e più fragile non soffrono lo sforzo col quale si turano le bottiglie; onde l'aria vi trova passaggio. Item... Domine finiscila. Addio.
872
A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 2 Agosto 1755.
La vostra gentilissima del 26 del caduto, riverita signora contessina, è un enigma più intricato dell'antecedente che avea gran bisogno di commentario. Questo spiegar la nebbia con le tenebre vuol dire che la signora contessina non ama d'essere intesa: onde io, che rispetto senza eccezione ogni sua volontà, ho comandato alla mia curiosità di ripiegar le sue vele e di restare immobile e tranquilla, almeno fin che l'aria sia meno caliginosa.
Son sensibilmente tenuto all'esattezza della stimabilissima signora contessa Cobentzl nel secondar con la sua l'impazienza mia, rendendovi testimonianza della mia costante e rispettosa memoria: della quale benché io m'affatichi (forse troppo importunamente con le frequenti mie lettere) di rendervi persuasa, ho sperato che la viva voce di un tal testimonio sarebbe motto più efficace di tutte le mie proteste inanimate.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Trieste Argenvillières Roma Agosto Cobentzl
|