La parte più stimabile mi è già pervenuta: il resto si può aspettar con pazienza. La signora tenente marescialla Torres è stata fedele e sollecita relatrice delle vostre grazie, per le quali ve ne rendo quante deggio: che vuol dire infinite. Assicurate, vi prego, del tenero mio rispetto il degnissimo signor conte vostro consorte e credetemi con ossequio eguale alla stima.
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AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - MILANO
Vienna 4 Settembre 1755.
Spero che la vicinanza delle delizie autunnali vi avrà finalmente persuaso a desistere una volta dalle vostre peregrinazioni estive, e che la presente vi ritroverà o in patria o fra gli incantesimi del vostro fecondo e odorifero Omate. La sicurezza d'un asilo così ridente condisce tutti gl'incomodi della vita errante; e questi vi difendono in contraccambio da quel callo insensibile che contrarreste nell'uso non interrotto di quello. Felice voi, a cui la Provvidenza è stata larga e de' materiali e dell'arte di fabbricar la vostra felicità su questa non men savia che invidiabile alternativa.
Dunque le vostre gambe son tornate vegete a segno di farvi gareggiar nel ballo con la florida gioventù adriatica. Io mi congratulo con voi tanto più di questa che della vittoria della vostra causa, quanto vi son più vicine le gambe delle ricchezze: conservate gelosamente quelle, perché possano contribuir lungamente al buon uso di queste.
La povera vedova Luzan madre, dopo un combattimento di molti mesi con un ostinato mal di petto, ha ceduto sei giorni sono al suo destino, ed è partita per il paese della verità. Così, amatissimo Fracastoro, rimanghiamo qui a poco a poco fra noi altri tedeschi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Torres Settembre Omate Provvidenza Luzan Fracastoro
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