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      Non crediate però ch'io v'affretti. Non dubito della vostra attenzione, e mi abbandono a quella. Non vi parlo di salute perché non v'è cosa nuova; conservate gelosamente la vostra, e credetemi.
     
     
     
      888
     
      AD ANTONIO FABRINI - FIRENZE
     
      Vienna 15 Settembre 1755.
     
      Nel felice esito del noto affare mi congratulo più con la giustizia dell'augustissimo nostro padrone, che con V. S. illustrissima, ed a dispetto della insufficienza e della superfluità delle mie premure, la compiacenza di vedere adempito il mio desiderio assorbisce in me tutto il rincrescimento di non averci cooperato.
      Le accludo la lettera per cotesta illustre Società Colombaria, e la supplico nell'atto di presentarla di metter meglio in luce quello che non ho saputo far io, e la mia confusione, e la mia riconoscenza.
      Al degnissimo signor senatore del Riccio dica ch'io son superbo della sua memoria, ch'io contraccambio con quella alta stima che sogliono inspirare i suoi pari. E, desideroso de' suoi comandi, mi confermo.
     
     
     
      889
     
      ALLA SOCIETÀ COLOMBARIA - FIRENZE
     
      Vienna 15 Settembre 1755.
     
      Illustrissimi Signori Accademici,
     
      Se la sola riconoscenza contraccambiasse proporzionatamente un insigne benefizio, io mi vedrei senza rimorso, illustrissimi Signori Accademici, annoverato fra voi, trovandosi già perfettamente in equilibrio la mia con l'infinito peso del dono: ma l'infinito obbligo o di esserne o di rendersene meritevole, eccede di così gran tratto la misura delle mie speranze, non che delle mie facoltà, che non mi rimane altro ricorso se non se l'implorar da voi, come faccio, quella indulgenza medesima nel tollerarmi che vi è piaciuto di segnalar nell'ammettermi, e il supplicarvi che vogliate in virtù di questa valutare a ragion di merito il pronto volere, l'indefesso zelo e l'ossequiosa rassegnazione con la quale io deggio e voglio esser sempre, non meno in particolar che in comune, illustrissimi Signori Accademici.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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