I dritti delle gravide sono tremendi: ed io non vorrei violarli. Ma come ubbidirvi senza correre il rischio di mandarvi più tosto una mia satira che un mio ritratto? Satire sono stati fin ora tutti i ritratti che si sono compiaciuti di farmi: la meno sanguinosa è quello che avete veduto nella mia anticamera: se una buona copia di questo basta per liberarvi da un aborto si ordinerà immediatamente.
Vorrei migliori notizie della vostra salute e della vostra tranquillità d'animo. Ciascheduna di queste è cagione reciprocamente ed effetto dell'altra: onde mi basterebbe che voi prendeste cura (ma seria ed efficace) di una delle due. Voi asserite di farlo ma (sia detto con vostra pace) io so che cosa intendono le signore per fare, quando si ha da far per ragione, e non per impeto. Per l'amor del Cielo non mi accusate alle vostre compagne di questo eretico pensiero: mi fareste morir come Orfeo. Queste son verità che non possono avventurarsi che fra noi altri ipocondriaci.
Dopo mille teneri abbracci e riverenze per parte mia al vostro degnissimo consorte, vi supplico dirgli che gli so buon grado della minuta istruzione che mi ha data intorno al libro di Muratori di cui, quando mi capitasse, farò uso discreto. Ditegli che per natura mi mettono in sospetto tutte le esagerazioni: e che senza esserne avvertito ho fatto in altri tempi il giudizio che dovevo di monsignore de las Casas. Mantenetemi vivo nella sua memoria; per far questo incominciate dalla vostra, e comandatemi per assicurarmene.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Cielo Orfeo Muratori Casas
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