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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 25 Dicembre 1755.
Buone feste e buon capo d'anno alla gentilissima signora contessina, al degnissimo consorte ed a tutta la florida famiglia: e non già per tributo di moda ma per isfogo di vera, parziale e costante amicizia, la quale non avrebbe bisogno di queste occasioni profanate dalla vana importunità de' comuni uffici, ma se ne vale per punirvi della scarsezza delle occasioni che voi le somministrate per palesarvela.
Mi congratulo con voi della filosofica tranquillità che vantate: se pure non m'ingannate, ingannata da certe solite parentesi che fanno talvolta le agitazioni dell'animo nostro, che paiono calma e non sono che rinforzi della tempesta. Noi altri poeti sappiamo questi malanni della vita umana almeno per teorica.
Il pittore mi ha fatto vedere il ritratto molto avanzato e per voto di quanti lo han visto è il più rassomigliante che se ne sia fatto fin'ora. Sarà presto terminato; ma converrà poi aspettar qualche giorno perché si secchino i colori, altrimenti non si potrebbe ravvolgere senza pericolo di danneggiarlo. Questa tardanza non è mia colpa; ma seconda per altro il mio pudor originale, che apprende moltissimo questa nuova pubblicazione delle mie modeste bellezze.
Secondo gli ordini vostri sarà consegnato alla nostra Frajla Figuerola: siccome sarete ubbidita nell'ambasciata al generale Petazzi, che mi onorò religiosamente de' vostri saluti, ma prima che la vostra lettera mi avesse creato vostro commissario. La mia salute fa rider voi e farebbe pianger me, se io non fossi accostumato alle sue stravaganze ostinatissime.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Dicembre Frajla Figuerola Petazzi
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