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      Tutti vedono, tutti odono, ma non tutti intendono, e non tutti ragionano. È vero che quando le prime e le seconde parti coniurant amice, anche lo spettatore grossolano sente senza intendere un maggiore piacere: ma è vero altresì che la difficoltà e la rarità di tale accordo obbliga, per così dire, i teatri da guadagno a fidarsi più di quelle arti delle quali son giudici tutti, e queste poi sciolte da ceppi d'ogni relazione e convenienza, ostentano in piena libertà senza cura di luogo o di tempo tutte le loro meraviglie, e seducono il popolo col piacere che prestano dal desiderio del maggiore, di cui lo defraudano. Ma questa lettera diverrebbe facilmente una cicalata, per poco ch'io secondassi la mia propensione.
      Il conte di Canale vi abbraccia e vi ringrazia. La degnissima contessa d'Althann fu già l'anno che ci abbandonò per sempre: e la mia ferita non è ancora in istato d'esser trattata senza esacerbazione. Conservatevi all'onore delle lettere ed al vostro.
     
     
     
      920
     
      A GIUSEPPE TANZI - MILANO
     
      Vienna 9 Febbraio 1756.
     
      Mi è regolarmente pervenuta la gentilissima di V. S. illustrissima del 31 dello scorso gennaio col bilancio de' nostri conti dell'anno scorso, e la cambiale di fior. 81 e ducati 45. Confronta il primo perfettamente con le mie memorie, ed è stata da me esatta la seconda dal signor Gaetano Carrara. Nell'atto di dargliene contezza la prego di onorarmi di alcun suo comando, ond'io possa in qualche modo corrispondere alla cortese attenzione con cui mi favorisce e che mi farà sempre essere.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Canale Althann Febbraio Gaetano Carrara