E in questa piazza potrebbe poi rappresentar l'architetto tutto quello che credesse opportuno a dilettar gli spettatori. Ditemene qualche cosa a vostro comodo, affinché io possa procurar d'incontrare il vostro genio quando le occupazioni del mio impiego e i capricci della mia salute non mi facciano inciampo.
Giurerei d'avervi parlato del nostro monsieur Laugier. Egli è innamorato di voi, del vostro cuore, e della vostra condotta. Viene spesso a vedermi, e conduce al terzo piano, ove io abito, la smisurata mole del suo rotondo individuo con la disinvoltura del più svelto ballerino. L'abbraccerò per voi quanto è possibile in una così maestosa circonferenza.
Il signor don Antonio di Figueruola avrà a quest'ora prodotte appresso di voi le sue istanze: intanto vi rendo vive grazie dell'ottima disposizione che protestate di favorirlo, e vi supplico a conservarla.
Monsignor Migazzi è al suo vescovado: e qui vi son molti che lo destinano a successore all'arcivescovo di Vienna moribondo. Io non credo ch'egli l'ambisca. Non guadagnerebbe nelle rendite, e perderebbe nella tranquillità più di quello che acquisterebbe nella rappresentazione.
Prima di finire convien che aggiunga due riflessioni. La prima è che la signora Gabrielli, siccome la Mingotti, intende di rappresentar da prima parte, e che sia espresso. La seconda riflessione è mia, ed è che se mai determinaste di farla partir nel prossimo estate, mandiate subito la scrittura, per prevenire le tentazioni che certamente ella avrà altronde.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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