Addio. Conservatevi, e credetemi.
948
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 14 Giugno 1756.
Mi dispiace che gli affari ci usurpino l'assistenza del padre Cangiano perché sono veramente impaziente di rompere quel tenuissimo filo che mi tiene ancora attaccato alle immondizie partenopee. Fate voi pro virili parte tutto il possibil per uscire da quel pantanoso canneto, ancorché non ci riesca d'uscirne che pieni di zacchere e di graffiature.
La vostra, a cui rispondo, è dei 29 dello scorso maggio, e non esige maggior prolissità. Onde laconicamente vi abbraccio: e mi confermo.
949
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna 16 Giugno 1756.
Se non trovate molta connessione in questa lettera la colpa è tutta vostra, carissimo gemello: io sono ancora mezzo ubbriaco dell'eccellente elixir di tabacco che ieri finalmente mi fu portato in casa da questa dogana, e sedusse a tal segno la mia continenza che me ne risento ancora. La qualità e la quantità di questa provvisione non si può degnamente caratterizzare che col soprannome di farinella. Tutti i nasi addottorati nell'università de' tabacchisti ne indovinano la sorgente prima ch'io parli: onde voi incantate i nasi altrui, come avete incantate tutte le orecchie d'Europa. Io quanto a me ho risolutamente determinato di non lasciarmi menar per il naso se non da voi. Non aspettate ringraziamenti: so che questi vi annoiarebbero, e so che conoscete le disposizioni del mio cuore, nel quale da tanto tempo abitate. Se la gloria è la vostra passione, io ne vado solleticando la memoria ogni giorno a tutte le persone di buon naso, e si parla fra' miei conoscenti (che non son pochi) assai più di voi che del fiume S. Lorenzo, o di Porto Maone.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Giugno Cangiano Giugno Europa S. Lorenzo Porto Maone
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