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      Egli viene incaricato della premurosa commissione di tenermi sempre presente alla memoria del mio caro gemello, d'abbracciarlo spesso, di parlargli sempre di me, e di fargli comprendere la tenerezza e la giustizia con le quali io l'amo e l'onoro. Accettate voi l'altra: vi prego di far lo stesso lavoro a mio vantaggio con esso lui: onde io possa consolarmi della lontananza di due amici così stimabili e così cari, con la sicurezza che l'uno mi sia scambievolmente mallevadore della memoria dell'altro. Non aspettate ch'io ve ne faccia il panegirico. L'ha fatto abbastanza la mia illuminata sovrana quando ha stimato necessario di richiamarlo dai sette gelidi Trioni per inviarlo ai vostri numi. E voi siete poi (lode al Cielo) uomo di così buon odorato, che ne scoprirete al primo arrivo quelle amabili e stimabili qualità che potrebbero parer colorite parzialmente dall'amicizia, se io ve ne facessi il registro. Quello che io posso assicurar con franchezza si è che voi sarete la sua tenerezza, perché egli ama appassionatamente tutte le cose buone, e particolarmente gli uomini onesti. Confesso che sento un pochetto di gelosia: ma il piacere di vedere accrescersi il numero di quelli che vi rendono giustizia mi servirà di contraveleno. Addio, gemello impareggiabile. Riamatemi, conservatevi, e credetemi eternamente.
     
     
     
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      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 26 Giugno 1756.
     
      Oh che caldo! Bisogna, riverita signora contessina, che quello dell'amicizia superi l'altro della stagione per risolversi a prender la penna in mano.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Trioni Cielo Giugno