Vienna 28 Luglio 1756
Insieme col gentilissimo foglio di V. S. illustrissima dato di Bologna il dì 29 dello scorso giugno, mi è pervenuta la patente di cui cotesta illustre adunanza ha voluto onorarmi. Un pegno così glorioso della concorde parzialità d'una celebre intera Accademia ha rinnovato il contrasto di compiacenza e di confusione, che già fin dall'anno scorso risvegliò nell'animo mio il cortese inaspettato avviso che piacque a V. S, illustrissima parteciparmene. Si degni di farne ella testimonianza per me a tutti gli eruditissimi miei colleghi; gli assicuri della giusta mia eterna riconoscenza; dica loro ch'io conto il distinto onore che essi mi fanno fra i più cari e luminosi frutti delle mie letterarie fatiche, e che mi renderà quind'innanzi meno inquieto su la debolezza di queste il sostegno di così validi fautori.
Non mi rincresce del nome, se non se il dubbio di non meritarlo. Ne renda per me le dovute grazie a chi me ne ha creduto degno, e accetti in particolare le proteste della perfettissima stima, con cui sono.
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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 29 Luglio 1756.
Quando manca materia alla mia riverita signora contessina per guarnire una lettera, ella dà di mano a rimproveri sulla mia pigrizia, senza inquietarsi molto se io gli abbia meritati. E pure, malgrado le mie disposizioni ipocondriache, non solo io non la perseguito sulle frequenti sue negligenze, ma né pur mi lagno ch'ella non legga le mie lettere, come si vede chiaramente in molte sue risposte, che han tanto che fare con le proposte mie quanto il papa con l'Alcorano.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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