Or perché vediate ch'io son uomo di buona coscienza, pago la mia promessa con gl'interessi al cento per cento; ed in vece d'una, vi mando due nuove cantate, scritte espressamente per voi. L'una intitolata L'ape, più scherzevole e festiva; l'altra, che ho battezzata La ritrosia disarmata, più viva e caratterizzata. Entrambe son fatte per recitarsi, e ciascuna di esse con due abitini; ed una scenetta di verdura può servire di gentile improvvisata in qualche opportuna occasione. Se non trovate di che compiacervi ne' componimenti, gradite le amichevoli premure del compositore, e continuate ad amarlo quanto egli vi ama.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 23 Agosto 1756.
Il caldo, di cui vi lagnate nella vostra dei 7 corrente ha preso da molti giorni congedo da noi; e probabilmente ci rivedremo l'anno venturo. - Il caro Bettinelli, che fa rima a Tenerelli et nomine et re, non mi sorprende con la maniera degnissima da lui usata a vostro riguardo. Egli non saprebbe, volendo, comportarsi diversamente, ed io mi rallegro che voi non abbiate a trattar d'affari con un tal uomo. La mole del vostro trattatino non può essere grande, onde non sarà neppur grande la difficoltà di rinvenire altro espediente per pubblicarlo.
Il signor Guglielmi vi saluta. Io vi abbraccio con la solita tenerezza; e sono costantemente.
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A GIROLAMO BELLONI - ROMA
Vienna 30 Agosto 1756.
Annessa alla gentilissima di V. S. illustrissima, scritta in data del 14 del corrente, mi perviene la picciola cambiale di 4 fior.: 6, con la quale ha ella voluto punire la mia forse soverchia confidenza, usata nell'avvertirla della dispendiosa via che ha tenuta il suo corrispondente veneto nel trasmettermi la sua Dissertazione.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Agosto Bettinelli Tenerelli Guglielmi Agosto Dissertazione
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