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      La nostra augustissima padrona non sa più d'aver partorito; ha già ammesso al bacio della mano una quantità di dame, e non possono trattenerla di passare agli affari pubblici.
     
     
     
      990
     
      A GIROLAMO BELLONI - ROMA
     
      Vienna 30 Dicembre 1756.
     
      L'obbligante cura di V. S. illustrissima nel rendermi ragione della tardanza d'una sua risposta, ch'io non avea dritto di esigere, è uno di quei particolari tratti di gentilezza che distinguono vantaggiosamente il suo carattere: onde io nell'atto di renderle grazie di quello mi congratulo seco di questo.
      Tutti i voti, non solo della greggia fedele ma quelli ancora delle agnelle smarrite, anelano al perfetto ristabilimento in salute del nostro Santo Pastore: io spero che la Provvidenza l'abbia già conceduto alla sua gloria ed al nostro bisogno: ne attendo da V. S. illustrissima la sicurezza, e sono col dovuto rispetto.
     
     
     
      991
     
      A CARLO CAVALLI - RAVENNA
     
      Vienna 3 Gennaio 1757.
     
      Quanto meno aspettate tanto più care ed onorate mi giungono le grazie che a V. S. illustrissima è piaciuto di compartirmi nell'obbligantissimo suo foglio del 12 dello scorso dicembre, e cominciano queste medesime a verificare gli auguri che mi recano; siccome l'adempimento di quelli, che con usura le rendo, ne saranno la perfezione.
      Le nuove di questo gran mondo (com'ella dice) interessano in tal modo tutto il resto de' viventi, che non v'è angolo così nascosto della terra, dove sollecitamente non giungano. Si tratta di vendicar tutta l'umanità dall'ingiuria che soffrono i più sacri legami della necessaria società, che sono la carità, la giustizia e la buona fede.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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