La nostra adorabil sovrana ha in Boemia cento sessantaquattro mila uomini ben provveduti, senza contarvi un forestiere. La Moscovia ne ha già in moto centotrentamila, ed altrettanti la Francia. Il dì 11 corrente s'incomincierà a votare nella dieta di Ratisbona per dichiarare la presente guerra dell'Impero; e fino il Gran Signore de' Turchi concorre co' voti, e, se si volesse, concorrerebbe con l'armi all'oppressione dell'oppressore; onde se qualche inopinato accidente non si frappone, non so come potrà fuggir questa volta alla universale indignazione. Mentre i rigori dell'orrido corrente inverno ci privano dell'esecuzione di così grandi e giusti disegni, inganni ella l'impazienza mia, occupando la mia ubbidienza con alcun suo comando, di cui desiderosissimo mi protesto; ed intanto colla rispettosa dovuta stima.
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A GIOVANNI MOLINARI - ROMA
Vienna 10 gennaio 1757.
L'avidità d'aver notizia di V. S. illustrissima e l'inaspettato piacere che mi hanno recato i cortesi suoi caratteri mi fanno riconciliare in parte con l'incomodo e rancido costume de' solenni auguri: flagello de' poveri segretari: bottino delle insaziabili poste: trionfo dell'adulazione e della menzogna: e vergogna dell'amicizia e della sincerità. Ma giacché vuole ella farmi vedere che non si dà in natura un misto così velenoso da cui non sappia il fisico suo magistero estrarre balsamo salutifero, ambizioso della gloria di suo imitatore, le rendo con usura gli augurii che si è compiaciuta inviarmi: spogliati affatto di tutte le qualità peccanti dell'uso, ed impastati all'incontro di vera stima e di cordiale amicizia.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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