Se quei capitali stimabilissimi, de' quali io suppongo fornita a dovizia la sua mente, fossero secondati da quelli della fortuna, la conforterei con tutta l'efficacia a non opporsi punto a quegli stimoli poetici che la spingono verso il Parnaso: e non esiterei che sulla scelta del genere di poesia che ella dovesse preferire: ma quando preme res angusta domi, sarebbe tradimento il consigliarla a procurarsi alimento dai nostri amari ed infecondi allori. In grazia della violenta propensione che ella si sente per la poesia, io non disconverrei che ella rinunciasse alle speranze delle ricchezze e de' gradi che possono procurarle altri studi: purché ella si trovasse in un certo patrimonio almen tanto che con l'aiuto della filosofia bastasse al suo frugale sostentamento: ma se manca ancor questo, è follia senza perdono il disgustarsi col fornaio per correre appresso alle Muse, che non si prendono alcun pensiero di nutrire i loro seguaci, e se pure ad alcuno hanno in qualche secolo procurato vantaggi, sono esempi per la loro rarità memorabili nella storia, e da fondarci meno che sulla speranza d'arricchire giuocando al lotto genovese. Se con qualche opportuna occasione potrà ella inviarmi il suo dramma mi sarà carissimo, e gliene dirò come soglio il mio sincero parere. Desidero occorrenze onde poterla ubbidire secondando meglio il suo genio di quello che ora per avventura non faccio, né posso fare senza rimorso; e pieno di vera sincerissima stima mi dico.
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A FILIPPO DI ROSENBERG - MADRID
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Parnaso Muse
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