Addio, caro amico; dite mille tenerezze anche per me alla venerabile sacerdotessa; riamatemi, conservatevi, e credetemi.
P. S. Il carattere ed il prezzo della nuova stampa delle opere mie sono ottimi, ma la carta zoppica: Dio ci aiuti nella correzione.
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A FRANCESCO ALGAROTTI - VENEZIA
Vienna 26 Marzo 1757.
Ho letto avidamente solo, ed attentamente in compagnia del signor conte di Canale, il vostro Saggio sopra la pittura, che vi è piaciuto inviarne, e di cui vi sappiamo entrambi buon grado. Io mi sono sommamente compiaciuto nella seconda lettura d'assicurarmi col voto del dotto ed intelligente cavaliere, che il mio, già privatamente formato, non si era punto risentito delle traveggole dell'amicizia. Mi congratulo con esso voi della solida vostra fecondità, e meco stesso dell'invidiabil luogo che conservate fedelmente nell'animo al vostro.
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A GIOVANNI ADOLFO HASSE - VENEZIA
Vienna 26 marzo 1757.
Mi avrebbe il vostro silenzio, amico impareggiabile, ripieno il capo di mille dubbi malenconici, se l'esempio d'altre persone che partendo da Dresda a questa volta sono state obbligate a tener altro cammino di quello di Praga non mi avesse fatto indovinare il vostro caso, e le incomode conseguenze che doveano a buona equità rendervi esente per qualche tempo dalle formalità dell'amicizia, e particolarmente meco, che non aspetto dalle vostre lettere la sicurezza d'aver sempre cara ed onorata parte nel vostro cuore, non che nella vostra memoria. Mi ha per altro trafitto questo raffinamento di disgrazia, che mi ha defraudato del piacere d'abbracciarvi, ch'era l'unica per me aggradevole conseguenza della presente vostra situazione.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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