Se vi sono e non avete difficoltà di farmene parte vi supplico di farmeli copiare in grande ed indirizzarmeli con la condotta ordinaria, non già per la posta. Vi mando nota di quelli ch'io già tengo in mio potere per evitare la replica d'alcuno d'essi: non vi dimando scusa dell'importunità per non offendere la cortesia e l'amicizia vostra, comandatemi in contraccambio, e conservatevi a tempi migliori ch'io spero vicini.
Dite mille tenerezze per me all'amabile consorte ed alla cara famiglia, e credetemi.
1000
AD AZZOLINO MALASPINA - FIRENZE
Vienna, 28 Marzo 1757.
A tutt'altra cagione vorrei essere debitore della generosa considerazione che per me dimostra cotesta illustre Adunanza, che alla perdita del chiarissimo signor Gori, a tanti e sì giusti titoli deplorabile per me suo collega ed amico, amatore delle buone lettere ed Italiano. Si compiaccia V. S. illustrissima di attestare a tutti codesti degnissimi accademici, uniti a quelli del mio dolore i vivi sentimenti della mia rispettosa riconoscenza, riserbandone per la medesima quella parte di cui mi va creditrice la somma sua gentilezza: e somministrandomi ne' suoi comandi le occasioni di dimostrarle a qual segno io sono.
1001
A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
Vienna 31 Marzo 1757.
Insieme con la vostra gratissima del 15 marzo ricevo il bilancetto de' nostri conti a tutto dicembre prossimo, e vi ho dato debito in conto nuovo di scudi 61 e baiocchi 61.
Sono superflue le scuse che vi piace di fare sulla tardanza di detto bilancio. Vorrei che mi avesse alcun poco incomodato, per aver qualche piccola parte del merito delle opere pie che ne sono state cagione.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Marzo Adunanza Gori Italiano Marzo
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