Io gliene professo la più viva riconoscenza, e senza temer d'esser sedotto da questa, l'assicuro ch'io non saprei che desiderar ne' due quadernari. Essi sono eleganti, chiari, felici, nobili e tali in somma, che nuocciono in qualche modo ai terzetti, e particolarmente all'ultimo che al paragon di quelli riesce meno limpido e luminoso. Non userei questa libertà con altri che col signor Vanstrip con cui so certo che non corre rischio l'innocente sincerità d'un amico.
Servirò il suo raccomandato a misura della mia facoltà. Mi continui la sua preziosa amicizia e mi creda a qualunque pruova.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna 24 Aprile 1757.
Subito ricevute le categoriche risposte della nostra signora Gabrielli non trascuro di comunicarvele, e lo faccio in fretta, per non esser prevenuto dalla partenza della posta. Eccovele: voi, amatissimo gemello, divideste la vostra lettera in una proposizione chiara: ed in una insinuazione a me, da farne uso nel caso che potesse aver luogo. La proposizione chiara portava l'offerta del luogo della signora Parigi alla nostra signora Gabrielli alla Pasqua del 1759. E l'insinuazione a me, era la notizia del bisogno che potreste avere di supplire ben presto alla mancanza della signora Castellini, che pensa di tornare in Italia. Alla proposizione chiara, o sia offerta, risponde la signora Gabrielli che accetta con la più rispettosa sommissione l'offerto onore di succedere alla signora Parigi nel servigio di cotesti clementissimi sovrani alla Pasqua di Resurrezione del 1759. Onde piacendovi di mandare in risposta la consueta scrittura con l'espressione del titolo di prima donna, e dell'onorario di mille e duecento doppie d'oro già conceduto alla Mingotti, ella ne rimanderà immediatamente il duplicato, sottoscritto, secondo il costume, da lei.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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