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      Soggiunge ch'ella spera dalla giustizia e munificenza reale di cotesti monarchi il regalo ancora delle trecento doppie d'oro date già alla Mingotti, e queste a riflessione delle spese d'un così lungo viaggio. E quando le venisse conceduta dalle M.M. Cattoliche anche questa grazia, la crederebbe compita se si includesse nella suddetta scrittura anche il suddetto regalo, onde potesse ella farsi onore delle generose condizioni che da una così gran corte le vengono concedute. Sicché questo primo affare mi pare che non abbia intoppo e lo credo terminato.
      L'altro che m'insinuaste, e che io ho fatto capire, può benissimo avere il suo corso. La signora Gabrielli è così desiderosa ed impaziente di trovarsi a' piedi di cotesti adorabili sovrani che, se potesse lusingarsi di meritare il clementissimo loro gradimento con supplire prontamente al bisogno di cotesto real teatro, sarebbe disposta a trovarsi a' loro cenni in Madrid prima della Pasqua del '59, ed anche nel prossimo autunno (quando bisognasse). Non ostante che dipenda da lei il rimanere qui in riposo i due anni del durante contratto, o di accettar l'invito di prima donna in Milano. Ma perché ella è persuasa che la clemenza di cotesti augusti sovrani e l'equità del caro gemello non permetterebbero ch'ella trasportata dal suo zelo si pregiudicasse per l'avvenire, prende coraggio di proporre l'espediente che siegue. Insieme con la scrittura per la Pasqua del '59, in cui sarà espresso il titolo di prima donna, potrebbe mandarsene un'altra senza l'espressione né di prima né di seconda, per il tempo che precede alla Pasqua suddetta del '59: con lo stesso annuo onorario e regalo da esprimersi nella prima scrittura e nella seconda.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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