Addio.
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A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 23 Maggio 1757.
Rispondo a due vostre del 23 scorso e del 7 corrente. Per la commissione della prima, a riguardo del signor conte Goveano, v'indirizzate a povero commissario, non avendo io molta comunicazione con la gerarchia militare; aggiungete a ciò, che presentemente tutti i nostri eroi sono in campagna; e che il principe di Liechtenstein, che si ritrova ancor qui, ed a cui disegno di far parola del nostro studioso cavaliere, occupatissimo dalla Corte nelle agitazioni correnti, non è facilmente accessibile; e quando lo è, non si trova in quella tranquilla disposizione di animo che bisogna al nostro affare. Quando una destra occasione mi si presenti, non trascurerò le vostre premure. Ora alla seconda.
Invidio la sorte del mio ritratto così accarezzato da voi; per mille ragioni cangerei seco di situazione per qualche tempo. Dicono che mi somiglia perfettamente; onde potete provvedere di materiali sicuri la vostra amica ed affettuosa immaginazione.
La Nitteti ed il Sogno si stan copiando, e si manderan costì da me diligentemente corretti.
Vi rendo grazie della vostra premura per la correzione di cotesta ristampa degli scritti miei. Fate che lo stampatore si regoli in tutto sull'impressione di Parigi, toltone l'omissione de' testi delle Scritture e de' santi Padri ne' miei componimenti sacri. Quelle citazioni sono necessarie, non meno per onore che per sicurezza dell'autore.
Spiegate i miei sentimenti di gratitudine a cotesto degnissimo signor avvocato Bruno per la parzial commemorazione che si è compiaciuto far di me in cotesto Liceo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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