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A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 7 Novembre 1757.
Con la carissima vostra del 22 ottobre ricevo i saggi de' tre frontespizi della edizione torinese delle mie opere. Mi paiono d'ottimo gusto, gentili, bene inventati, e leggiadramente eseguiti. Vi so buon grado dell'attenzione amichevole, e se la correzione corrisponde, avrem luogo di esser contenti della ristampa.
Mi sarà caro qualche esemplare per appagare la curiosità paterna: ma non lasciate tutto il freno alla generosità di cotesti editori. Voi, che mi conoscete, fatemi conoscere loro. Addio. Le mie riverenze al signore conte Goveano, ed alla gentile sacerdotessa; riamatemi e credetemi.
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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 10 Novembre 1757.
Dopo la lettera nella quale, riveritissima signora contessina, mi scriveste i dissapori della cara metà con cotesto rappresentante, ed alla quale per vostra confessione io esattamente risposi, voi non mi avete più scritto. Come ho ricevute tutte le altre, avrei ricevute le vostre lettere, e se si fossero disperse le mie, non avrebbero avuta miglior sorte quelle che in quel tempo avete scritto alle vostre amiche che io ho lette. Credo che nell'intenzione di volerlo fare avete poi creduto di averlo fatto: ed io son gratissimo dell'intenzione ma sento grandissimo rammarico che il vostro equivoco costi a voi, gentilissima signora contessina, terribili sforzi di pazienza, di sofferenza, di moderazione, di dubbi, di sospetti e d'ingiustizie contro la mia innocenza. Prego il Cielo che mi lasci pur gustar l'invidiabile piacere della vostra preziosa corrispondenza, cioè senza l'amara riflessione delle frequenti indignazioni che vi cagionano non già le mie negligenze, ma le vostre supposizioni.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Novembre Goveano Novembre Cielo
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