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A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
Vienna 9 Gennaio 1758.
Coll'amabilissima vostra del 24 del caduto ricevo l'avviso de' sei scudi romani pagati all'avvocato mio fratello, pagamento che non solo approvo ma conto fra gli obblighi che mi stringono alla vostra esemplare esattezza, e me ne do regolarmente debito ne' nostri conti: siccome ho notati fra le partite di credito gli scudi 150, de' quali ha fatto deposito il suddetto avvocato mio fratello nella vostra cassa a conto mio.
Fu pur troppo vera l'infelice battaglia del 5 caduto e la necessaria conseguenza della capitolazione di Breslavia. Un buco di 13 mila uomini, che abbandonarono la nostra ala sinistra, rese impossibile a' bravi austriaci di rappezzar l'affare. Pazienza. Si eviteranno in avvenire tali inconvenienti. Si sta presentemente ne' quartieri d'inverno ma in quell'affaccendato riposo che prepara alla fatica.
Io vi ho augurato coll'anima piena di affetto e di stima tutto quello di buono che desidero per me medesimo, e nelle Sante Feste e nel principio del nuovo anno: ma ho trascurata a bello studio una formalità contaminata dal pubblico abuso. Riamatemi, degnissimo amico, e credetemi col più tenero rispetto.
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A CATERINA GABRIELLI - MILANO
Vienna 12 Gennaio 1758.
Dunque l'impareggiabile signora Gabrielli vuole anche meco mantenersi in possesso de' privilegi delle belle? Cioè a dire di poter francamente promettere, senza positivo impegno di mantenere. Ella sa l'interesse ch'io prendo ne' suoi progressi: sa l'impazienza mia intorno al giudizio di cotesto pubblico sul merito di lei: promette nell'ultima sua lettera di rendermene minutamente informato: si espone per la prima volta su cotesta scena: ed io mi ritrovo obbligato a mendicarle notizie dell'approvazione che ella ne ha universalmente esatta da persone che la conoscono appena: e di confessar con la mia curiosità come io da lei son negletto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Gennaio Breslavia Sante Feste Gennaio Gabrielli
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