Il nostro onorato barone Hagen, monsignor Perlas e tutta la casa Figuerola m'incaricano de' loro distinti complimenti per voi, ed io terminando per discrezione, con la più costante, più viva e più rispettosa tenerezza divotamente mi dico.
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A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 31 Gennaio 1758.
La vostra gentilissima lettera del 16 del cadente m'inspira, riverita signora contessina, un poco di rivalità verso di voi. Veggo che in essa vi assumete la libertà di usurpar lo stile di noi altri ipocondriaci consumati: avete l'ardire di riempiere la vostra lettera d'idee pavonazze, e trascorrete sino all'eccesso di moralizzare sulla brevità, sull'incertezza e sul poco valore della vita umana. Chi vi ha autorizzato, riverita signora contessina, a mietere ne' campi altrui? Questo non è mestiere per le belle. Elle sono destinate per delizia e sollievo del genere umano, e quando fanno il contrario si oppongono alle venerabili leggi. della natura. Se vi piace di filosofare, scegliete una setta che si confaccia meglio al vostro naturale istinto. Le idee ridenti di Democrito vi si adatteranno meglio che il tuono lagrimevole d'Eraclito. Queste querule e lamentevoli espressioni stan così bene ad una vostra pari, come starebbero ad Aristotele ed a Platone il rossetto e le mosche. Che insaziabilità! Non vi ha forse fornite la natura di sufficiente campo dove esercitare e compiacervi de' vostri invidiabili talenti? Non vi basta d'esser le apportatrici della gioia dove comparite? Vi par picciola la facoltà di confonder a piacer vostro gli animi più ordinati e sicuri, di mansuefar la ferocia? d'umiliar la superbia? di rammollir l'ostinazione? di dar ingegno a' più balordi, e di toglierlo a' più perspicaci?
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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