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      In questo momento ho l'onore di ricevere il signor cavalier Pinto con una vostra lettera. Mi pare un degno e gentil cavaliere, e mi auguro facoltà di servirlo.
     
     
     
      1042
     
      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - SIENA
     
      Vienna 20 Febbraio 1758.
     
      In questo momento mi recano dalla posta una gratissima vostra del 6 del corrente con la desiderata notizia della vostra elezione all'impiego di vice-rettore di cotesti studi. Me ne congratulo con me, con voi e col Liceo sanese. Son gratissimo al signor abate Cantini, che ha sì ben secondate le mie premure, e vi auguro che possiate lungamente goderne i frutti in quella filosofica tranquillità che, paga del necessario, ritrova la sua opulenza non già nella soprabbondanza de' beni, ma nella scarsezza dei desiderii. Conservatevi, riamatemi, e credetemi con invariabile costanza.
     
     
     
      1043
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 27 Febbraio 1758.
     
      Non vengono le lettere di questo ordinario perché suppongo le strade sepolte sotto la neve, come lo siam noi di nuovo in città, onde rispondo alla vostra dell'11 del cadente.
      Il desiderio, che voi esagerate, di rivedermi (senza le vostre espressioni) io lo ritrovo in quello che sento di riveder voi; e per non perderne la speranza, non mi fermo alle difficoltà che si oppongono. Il dispendio è grande, ma non sarebbe la remora maggiore: perché voi poteste concepirne gli ostacoli, converrebbe che conosceste il paese, i costumi e l'umore di questa nazione. L'umanità che ne esiggo io è un miracolo senza esempio, maturato in ventisette anni e più di soggiorno, e non permette seguaci.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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