Gli ho trascorsi tutti nel poco tempo che ne sono possessore, con quell'impaziente avidità che tutte inspirano le opere vostre. Ho ammirata la stupenda fecondità del vostro ingegno e l'invidiabile fluidità che mai non vi abbandona non meno nel verso che nella prosa, e gli rileggo ora a bell'agio per osservarne l'artifizio e le bellezze, delle quali mi avrà defraudato la involontaria fretta.
Conservatevi, gentilissimo signor Goldoni, al piacere ed all'approvazione del pubblico, e cercate in me (se vi dà l'animo) qualche a me stesso incognita facoltà onde realmente convincervi della riconoscenza, della stima e dell'affetto con cui sono.
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AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - MILANO
Vienna 13 Marzo 1758.
In somma, veneratissimo Fracastoro, non v'è né modo né verso ch'io possa farmi un pochettin di merito con voi: ne vado uccellando continuamente le occasioni e mai non mi riesce di coglierne una. Assunsi l'illustre qualità di vostro ministro nella vigilia della partenza del principe di Due Ponti: mi allacciai la giornéa, e sfoderando una orazione ciceroniana in genere dimostrativo incominciai ad esporre i vostri parziali sentimenti per lui. Ma nel più bello dell'esordio egli nuovamente m'interruppe dicendomi di aver ricevute vostre lettere e di avervi notificato la sua imminente partenza: onde mi rimasero in corpo la maggior parte de' preparati materiali, che tuttavia risento non senza timore di qualche morbosa deposizione. Disingannato nella speranza di riuscir nell'eroico, mi gettai al pastorale, ed intrapresi di far comprendere alla contessina Figuerola la solidità, l'efficacia e l'estensione delle vostre tenerezze per lei: ma con sorte non più felice mi trovai prevenuto da una vostra lettera che ridonda delle più ridenti e seduttrici espressioni d'Anacreonte e di Saffo, onde non mi rimase altro partito da prendere, che di mettere le mie pive nel sacco, bestemmiare modestamente in secreto, e cedere alla maligna mia stella, che non mi vuol benemerito appresso di voi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Goldoni Marzo Fracastoro Due Ponti Figuerola Anacreonte Saffo
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