Sono entrati in Silesia fra Glogau e Volau 4.000 fra dragoni e cosacchi dell'armata russa comandata da Braune; se questa è la testa, il corpo non dee esser lontano. Il paese è tutto in costernazione e S. M. Borussa converrà che pensi anche a questo picciolo inconveniente. Addio; vale et me ama.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 31 Luglio 1758.
Ho trovato molto di che compiacermi nella gratissima vostra del 15 del cadente che mi descrive vivamente la letizia di Roma e per l'elezione del sommo Pontefice e per i progressi del nostro Fabio Massimo, che in sentenza mia è presentemente la persona più invidiata dell'universo. Il re di Prussia si è trattenuto in Königsgratz alcuni giorni, ed ha voluto far credere alla buona gente di volervisi stabilire, incominciando fortificazioni ed ordinando all'intorno (dentro l'angusta sfera della sua attività) trasporti di calce, di mattoni, di tavole, di pali e di sassi. Ma i savi ridevano di tutto questo apparato teatrale. Il maresciallo Daun intanto gli si è accampato alle spalle con tal magistero, che stendendo la sua sinistra verso la Lusazia rendeva impossibile al re il prender quel cammino ed unirsi al principe Enrico suo fratello, ed occupando alcune opportune alture scopriva dal suo tutto il campo nemico.
Venne voglia al nostro Daun di contare i Prussiani e, situatosi egli un giorno in una delle nominate alture, ordinò al general Laudon che di là dall'Elba facesse con grande strepito un falso attacco. Furono subito in arme i nemici e per accorrere al supposto bisogno sfilaron tutti in ordinanza sotto gli occhi dello spettator maresciallo, non potendo tenere altro cammino che conducesse dalle loro tende all'attacco.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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