Le Muse han bisogno di sicurezza e tranquillità: e per difendersi dalle mie chiamate basta loro presentemente ogni apparente pretesto.
Supplico Vostra Eccellenza di far presente l'ossequio mio al degnissimo signor principe suo consorte, non meno che a tutta la florida famiglia; ed a credermi eternamente col medesimo profondo rispetto.
1062
A GIUSEPPE BARBIERI - ROMA
Vienna 30 Agosto 1758.
Il vantaggio che la nota canzonetta trasmessami mi ha procurato di una gentilissima lettera di Vostra Paternità reverendissima non mi lascia giudice indifferente della medesima: quando non mi fosse cara per il suo intrinseco valore, io le dovrei nulladimeno tutta la mia parzialità a solo titolo di riconoscenza. Le dirò ciò non ostante con tutto il candore, spogliato d'ogni prevenzione, che il componimento è felicissimo, che la versificazione è naturale e sonora, che lo stile è nobile e chiaro, che i pensieri sono giusti e veri, e che in somma io non vi conosco cosa alcuna che meriti a buona equità la minima riprensione. Se pure qualche orecchio non assuefatto a' nostri archetipi non si offendesse a quel
Ch'hai del mio cor la chiave.
Metafora che potrebbe destare immagine poco nobile nelle teste digiune delle istituzioni poetiche; e le canzonette non si scrivono per li letterati. Le dirò inoltre con quell'amichevole sincerità ch'ella richiede, che l'essere esente d'ogni difetto non basta per un poetico componimento. Questo di cui parliamo è irreparabile, ma vi si desidera un poco di vivacità e d'impeto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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