Item. Un certo signor marchese Doria, ciambellano delle MM. LL. II. e RR., maritato e stabilito in Vienna, avendo un credito della sua famiglia con cotesta Corte di Madrid, e cercando di promoverlo costì per mezzo d'un suo agente, ha ottenuto il patrocinio della nostra imperatrice, che ha dati diversi ordini al suo ministro di assisterlo vigorosamente. Io fui sollecitato di accompagnar l'affare con una mia raccomandazione a voi. Lo feci con quelle riserve che la discretezza esige: e vi pregai che venendo a voi l'agente faceste conoscere ch'io aveva servito il cavaliere e secondate le premure auliche. Risposta nessuna.
Item. Una volta per commissione vostra vi diedi notizie del nostro arcivescovo Migazzi: e un'altra per commissione dell'arcivescovo v'informai d'una grave infermità ch'egli aveva sofferta. Né dell'una né dell'altra mia lettera ho la minima risposta.
Item. In tutte queste mie lettere mi lagnavo della vostra crudeltà, che mi parlava di far opere mentre avevamo il nemico a nove poste da Vienna, bombardando Olmütz. E vi facevo conoscere che mentre bolliva in casa nostra una guerra così fiera e sanguinosa non eran da pretendere ariette e amori teatrali da un povero galantuomo che si trovava così vicino a' tumulti. Voi mi scrivete come se io non avessi risposto a proposito.
Item. Con mia lettera del 18 o 19 del mese passato vi raccomandai (sempre colle dovute riserve) un soprano chiamato Tozzi, che vorrebbe venire a farsi onore su cotesto real teatro. Il signor cardinale Alessandro Albani, che non mi scrive mai, con una sua efficace, eminentissima lettera mi ha costretto a questo ufficio.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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