Non dubito che avendo la settimana scorsa sentiti i Prussiani in Erfurt, ed altri di loro in Polonia (sulle tracce de' vostri politici prudentissimi corrispondenti), avrete già contati i Francesi di là del Reno, i Russi polverizzati, e noi ridotti a domandar misericordia.
Consolatevi, gentilissima signora contessina: ci rimane ancora qualche momento di vita. Addio. Hilburgshausen mi perseguita con le ambasciate, e convien ch'io vi lasci per lui. Mille cose alla cara metà, ed io sono ostinatamente.
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A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 26 Marzo 1759.
Ho presa più volte la penna per rispondere all'ultima gentilissima lettera di V. S. illustrissima, e sempre distratto o dagl'incomodi della mia capricciosa salute o da noiose ma inevitabili occupazioni, non ho potuto venire a capo di farlo. Oggi medesimo ho dovuto vincere a forza d'ostinazione gli ostacoli che si frapponevano, ma persuaso della sua discretezza son certo ch'ella non mi recherà a colpa un concorso di accidenti a me molto più svantaggiosi che a lei. Si sarà disperso il suo componimento, che asserisce essermi stato trasmesso per mezzo del suddetto suo fratello: non so come sia andata la bisogna, so che a me non è pervenuto, come neppur il libro che altronde dovea essermi consegnato. Io mi compiaccio, com'ella sa, di quanto esce dalla sua penna, e mi saranno carissime codeste sue nuove fatiche, quando non costi a lei troppa cura ed incomodo il piacer mio.
Ho goduta pochissimo la società del signor avvocato Moneta; le nostre vie erano diversissime, e gli affari suoi non permettevano ch'ei fosse prodigo del tempo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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