Addio. State sano. Io sono.
1087
A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 7 Giugno 1759.
Ritornatomi finalmente in casa dalle mani del tardissimo legatore il volumetto delle poesie liriche di V. S. illustrissima, spronato dall'avidità che me ne aveva lasciata la prima frettolosa lettura, ne incominciai la seconda, e più attenta e più esatta; e nella dedicatoria, da me l'altra volta per angustia di tempo trascurata, ho ritrovata una nuova testimonianza della sua parziale amicizia, che mi assicura del suo peso con l'eccesso di lode con cui ella mi onora. Gliene rendo vivissime grazie, e sono superbo che l'affetto di S. V. illustrissima a mio favor concepito sia efficace a segno di rimettersi al mio giudizio.
Ho trovate nuove grazie nelle leggiadre sue poesie, e non credo d'averle scoperte tutte. Ne andrò nuovamente in traccia, e desidero all'autore quel florido stato di salute che queste suppongono in chi le ha scritte. Mi onori V. S. illustrissima de' suoi comandi, e mi creda convinto dell'amor suo, e pieno di stima e gratitudine eguale al rispetto.
1088
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 11 Giugno 1759.
Alla vostra del 26 del caduto rispondo coi saluti del signor abate Rossi, gratissimo alle molte cure che vi costa la sua conoscenza e desideroso di rendervene un contraccambio. - A seconda delle vostre premure ho formata una memoria della petizione e de' meriti di cotesto signor Alessandro Mocci e l'ho nella mia cartella portatile, per farne il più sollecito e più profittevole uso che mi sarà possibile con questo monsignor Colloredo: ma temo molto che il vostro raccomandato abbia troppo dormito.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Giugno Giugno Rossi Alessandro Mocci Colloredo
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