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      ) vi han fatto soffrire, risentiate già i vantaggi d'una ripulitura da non procurarsi per altro in avvenire per tal cammino. Tutti i talli più o meno han quella facoltà solutiva dell'alvo. Io mi ricordo d'averne fatta incomoda esperienza molti e molti anni sono con quelli di zucca, che sono ancor più seduttori di quelli che han sedotto voi.
      Ho fatto raccomandar il nostro signor Alessandro Mocci al novello Uditor di Ruota Colloredo dal conte Gundaccaro di lui fratello e dal vice-presidente del Consiglio imperiale aulico, e poi l'ho assalito io medesimo. Egli ha risposto agli altri ed a me che lo stesso signor Mocci gli è stato già raccomandato da Roma da un cardinale (e parmi Corsini), ma che egli ha determinato di non voler risolvere questa scelta da lontano: che conserverà la memoria da me consegnatagli, che avrà presenti le vantaggiose informazioni ch'io gliene ho date, e che in Roma poi presentandosigli il raccomandato prenderà il partito che più crederà convenirgli. Io intanto non trascurerò personalmente e per altri mezzi di farlo bombardare: ma tutto questo non assicura il negozio. Io non so né voglio valermi che di strade oneste, ed i moltissimi pretensori che senza dubbio vi saranno ne praticheranno forse di quelle che sono incognite a me. Non dico questo perché il carattere illibato del cavaliere dia adito a maneggi condannabili, ma perché la lunga esperienza mi ha fatto ormai toccar con mano che la buona morale ed il merito sono scorte poco profittevoli nel corso della vita, ove si tratti di cimentarsi con la malizia.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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