Ma senza andar moralizzando, io vi assicuro che ho fatto e farò quanto posso per il signor Mocci e per voi: ma i limiti della mia facoltà sapete che sono angusti.
Il signor abate Rossi (che vi abbraccia e riverisce) mi ha fatta legger la lettera del signor Gabrielli. È contentissimo delle sincere offerte dell'amicizia del medesimo e lo avviserà a tempo debito quando sarà sulle mosse, intanto farà prolungar l'ordine al signor marchese Belloni per il regolar pagamento dell'accordato fitto mensuale. Io spero che questi due galantuomini faranno ottima lega a tenore della descrizione che voi mi fate del signor Gabrielli e della esperienza continua ch'io faccio del pieghevole e dolce carattere di questo signor abate Rossi. Riverite intanto a mio nome il primo, assicurandolo dell'amicizia e servitù mia: conservatevi e credetemi.
P. S. Avanti ieri giunse qui dall'armata di Daun improvvisamente il suo braccio dritto general Lasci e questa notte è ripartito. Questa è l'unica ma non indifferente nuova che abbiamo, significando senza fallo piano misterioso d'imminente operazione. Addio.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 25 Giugno 1759.
Non ho altra nuova bellicosa da darvi in corrispondenza della carissima vostra del 9 corrente, se non se d'un improvviso incendio che incominciò ieri in un borgo di questa città tre ore prima del mezzo dì, e, favorito da un vento estremamente impetuoso, si è stranamente comunicato ad altri borghi in distanze incredibili, lasciando intatti i luoghi frapposti.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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