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      Più tosto mi darei a credere ch'ei facesse mostra di moversi verso quella parte, e che cadesse improvvisamente sopra de Ville, che con 25 mila uomini si trova avanzato ne' contorni di Schwaidnitz, e ci ha fatto stare in pena alcuni giorni perché quel corpo, ch'egli avea lasciato indietro sulle montagne per conservarsi la comunicazione più facile con la Boemia, si era lasciato diloggiare e perduto il posto commesso. Ieri peraltro si riceverono lettere di de Ville, con le quali dava notizia d'aver preso un convoglio a' nemici di 6 o 8 cento carri che uscivano da Schwaidnitz, d'aver fatti molti prigionieri: che abbondava del bisognevole, e che sperava progressi maggiori. E questo vi basti per oggi.
      Io mi raccomando a Dio quando sento che mi trovo fra le vostre mani e quelle del degnissimo signor conte della Puebla. Sa il Cielo come sarò trattato! Pazienza. Intanto vi prego d'assicurar Sua Eccellenza del mio rispetto e della mia rassegnazione. Voi almeno, signora contessina, abbiate pietà de' poveri ipocondriaci, già che pretendete d'essere nella confraternita. Alla cara metà abbracci e riverenze. E sono ostinatamente.
     
     
     
      1096
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 6 Agosto 1759.
     
      In risposta alla vostra del 21 del caduto, vi porto i cordiali saluti del signor abate Rossi, il quale vi ringrazia dell'economia che vi siete proposta a suo vantaggio, ma teme che il guadagno della borsa vada a spese del suo credito, ed ei non vorrebbe passar per membro dell'illustre società della Lesina. Basta: a quest'ora quel ch'è fatto è fatto, ed egli vi è gratissimo d'una cura così parziale.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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