Questi che non si erano scossi cambiarono facilmente la fronte del loro esercito e la rivolsero agli assalitori. Ricominciò il conflitto e durò ostinato e sanguinoso sino alla ore 8 e mezza dopo il mezzo dì. Allora i Prussiani abbandonarono il campo di battaglia a' vincitori, lasciandovi intorno a 2.000 morti, 1.700 feriti che non aveano potuto esser trasportati da 500 carri impiegati a quest'uso in tutto il tempo della battaglia, 21 cannoni, 6 bandiere, 3 stendardi ed altri trofei militari oltre il più considerabile che furono i disertori giunti il primo giorno sino all'incredibile numero di 3 e prodotti nei giorni seguenti sino a quello di 5.000. Il prudente Soltikow essendo già notte oscura non volle che i suoi lasciassero il campo di battaglia per perseguire il nemico fuggitivo. Attese il giorno ed avanzò poi senza disordine e tumulto e trovò nel campo, dove avean fatto alto e si eran radunati la notte i nemici, quantità di tende, carri, bagagli, viveri, alcuni brugiati, alcuni intatti, e fra le altre cose quantità di fucili, corazze ed altre armi abbandonate che facean piena ed indubitata fede del disordine, della fretta e dello spavento dei vinti. Il vincitore si è assai rapidamente approfittato delle circostanze poiché il dì 26 del caduto s'impadronì di Grossen ed il 29 di Francfurt sull'Odera: e qui si crede da tutto il Ministero (non so su quali argomenti) che il 29 e 30 sia marciato un grosso corpo di Russi alla volta di Berlino.
Il nostro general Laudon, che con un corpo di 22.000 Austriaci andava ad unirsi co' Russi, ci avvisa con una lettera del 31 data da Sommerfeldt di trovarsi due piccole leghe lontano da Grossen, ond'è sicuro che non possa essergli più impedita la congiunzione.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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