L'incendio di guerra imperversa, con apparenza per altro che abbiano a verificarsi le vostre predizioni. Non posso dilungarmi. Perdonatemi, riamatemi e credetemi.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 15 Ottobre 1759.
Lode a Dio la tempesta è passata e voi siete in porto; e non intendo come (sapendo voi sino a qual segno m'abbia afflitto ed agitato il vostro stato) possiate compiacervi di prolungarmene l'afflizione, non riempendo la vostra lunga lettera del 29 caduto che d'idee tragiche, senza farmi né pur travedere quella serenità d'animo, anzi quella letizia che ogni vivente prova nel vincere un pericolo. Spero che l'aria di campagna avrà a quest'ora purgati i vostri spiriti di tutte le tetre affezioni morbose che gli avevano contaminati, e che troverò alfine di che consolarmi nelle lettere che mi verranno da Frascati, da Albano, dalla Riccia, da Tivoli, da Roccapriora e da quell'angolo finalmente della terra dove vi sarà piaciuto di ricoverarvi e di cui non vi è piaciuto fin ora darmi più sicura notizia, onde mi manca anche il piacere che prova in lontano chi ama, cioè quello di accompagnar con l'imaginazione l'amico ne' luoghi dove si trova. Approfittatevene almeno voi e consolatemi con le notizie che sospiro del vostro perfetto ristabilimento, mentre teneramente abbracciandovi mi confermo.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 22 ottobre 1759.
Non so se la presente vi troverà più a Monte Porzio dove v'incamminavate il dì 3 corrente nell'atto di scrivermi l'ultima che da voi mi viene.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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