Eccovi una novella. Il nostro general Beck il giorno 18 o 19 del corrente ha sorpreso un corpo di Prussiani alla destra dell'Elba, in un villaggio chiamato Cosdorft ne' contorni di Torgau. I nemici aveano 1.800 cavalli e non so quanta infanteria. Sono stati dispersi e trucidati: ne sono rimasti oltre trecento prigionieri, fra i quali il general Fertlitz e nove ufficiali dello Stato Maggiore con tutto il bagaglio e qualche cannone. Questa continuazione di sorprese passive non fa il panegirico della magistrale e vigilante disciplina prussiana. Addio. Se verrà in tempo l'altra lettera risponderò in questa; intanto vi abbraccio per modum provisionis e sono al solito.
P. S. In questo momento arriva un ufficiale dalla Sassonia con la relazione del fatto descrittovi qui sopra. Porta seco due stendardi prussiani: e mi dicono che le circostanze favorevoli della spedizione crescono considerabilmente. Io non le so ancora: onde per oggi contentatevi. Addio.
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A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 27 Febbraio 1760.
Più che delle nuove teatrali (delle quali per altro vi rendo grazie), io vi son tenuto di quelle che mi date della vostra persona e della vostra famiglia, come sensibile per l'antica affettuosa amicizia a tutto quello che vi riguarda. Questa tenera sollecitudine è la sorgente delle seccature che soffre da me il nostro degnissimo signor conte di Canale, quando per qualche lungo tratto di tempo io ne sono al buio, come mi trovava ne' mesi scorsi.
Piacemi che cotesto poeta il signor Cigna Santi torinese abbia trovata la maniera di collocar con applauso in teatro il soggetto d'Enea nel Lazio.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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