Conduce seco il mio raccomandato una garbata Todeschina, con la quale egli ha fatto un canonico innesto del sangue teutonico e partenopeo: e se l'uno e l'altra goderanno (come io auguro loro) gl'influssi del superior patrocinio di Vostra Eccellenza, si renderà fortunato ed invidiabile il soggiorno che i medesimi faranno in coteste dal Cielo favorite contrade.
Che fa il veneratissimo mio signor conte di Potenza? Supplico l'Eccellenza Vostra di fargli presente il mio sommo rispetto, l'infinita mia stima, e tutta quella tenerezza che può accordarsi con l'ossequio. Oh quanto spesso egli è cara ed onorata materia de' nostri ragionamenti in Vienna! Perché mai non manda l'Italia più frequentemente de' suoi pari a sostenere il suo decoro in Germania? Ma il voto è un poco ardito: poiché i pari suoi son divenuti merce rarissima in ogni regione.
Mi riguardi l'Eccellenza Vostra con l'antica sua generosa e parziale bontà, mi procuri la continuazione di quella del degnissimo signor principe suo consorte e di tutta la florida famiglia, e mi creda col dovuto invariabile rispetto.
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A FRANCESCO SAVERIO DI ROSENBERG - MADRID
Vienna 26 Aprile 1760.
Dall'ultimo vostro gentilissimo foglio dato dal concavo della Luna, io comprendo, veneratissimo mio signor conte, la continuazione di bontà con la quale avete sofferta l'importunità delle mie istanze a favore del maggiordomo di Torrepalma. Vi rendo le dovute grazie per gli uffici passati: e senza far l'analisi delle relazioni di monsieur d'Aubeterre mi auguro che la vostra acuta perspicacia sappia scoprire nella mia insufficienza qualche recondita facoltà onde corrispondere all'esemplare compiacenza vostra.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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