Conservatevi voi intanto alle prosperità che ci auguriamo, e non dimenticate chi con tenerezza uguale al rispetto sarà eternamente.
1139
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 28 Aprile 1760.
La mancanza di materiali per una lettera vi ha fatto riempire la vostra del 12 del cadente delle riflessioni critiche sulle oscitanze inofficiose del nostro Ramagini; e la medesima cagione impingua l'aridità della presente risposta. Sappiate che questo galantuomo dimora da molti anni in Vienna, e non ha mai cercato s'io fossi fra' viventi se non se ora in procinto di partir per Roma; e per far questo passo ha cercati interpositori. Da questo contegno voi vedete che manca all'uomo l'abito degli uffici civili: e poi giustifica con se medesimo (come tutti facciamo) le rozze sue trascuranze col disprezzo filosofico di codeste pratiche civili: e se questo non basta, (più tosto che condannar la propria pigrizia) ei ricorre a' minuti calcoli degli scambievoli doveri ed ogn'uno ha la sorte o il talento di trovarsi creditore. In tali casi è perduta l'indignazione di chi si risente contro costoro dello sbilancio delle reciproche convenienze. Si fa abbondantemente quel che va fatto e poi si dimentica il credito, senza mettere in conto una perdita che non merita attenzione.
Dalle esterne apparenze io argomento che, secondo le leggi della prudenza, noi non vogliamo assalire il nemico se non quando sarà obbligato ad occupar qualche parte delle sue forze in faccia a' nostri alleati. La massima è santissima, ma io mi ricordo che questi ci han fatto perdere la maggior parte della passata campagna, e non solo ci han piantato nel fine, ma ci hanno evidentemente impedito di ritrarre il frutto dei vantaggi riportati.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Ramagini Vienna Roma
|