È vero che il disordine non veniva da' primi fonti: ma io non so se son turati i putridi canali che appestano le acque. Lo spero, ed aspetto. Addio.
Il principe Alberto di Sassonia è entrato nel nostro servizio col grado di tenente maresciallo.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 5 Maggio 1760.
Dalla vostra del 19 del caduto ritraggo le speranze che vi animano sugli eventi dell'imminente campagna. La ritirata del re di Prussia da Freiberg verso Strehlen e di là verso Torgau prova che egli non può star più a gambe larghe, e che ha bisogno di riunirsi su l'Elba. Da ieri mattina abbiamo qui il generale Laudon, che ripartirà a momenti e non sarà venuto per far esercizio. Voi sarete curioso del motivo che l'ha condotto: lo sono anch'io, ma non hanno avuta la civiltà di comunicarmelo, e la prudenza vuole che dissimuliamo la disattenzione.
Le truppe che erano in Silesia sotto il comando di Laudon marciano verso la Lusazia. Per potervi discorrer sopra converrebbe esser ammessi agli arcani del Gabinetto, onde per non dir fandonie non entriamo in materia. Se foste in procinto di venire in Germania, dovreste evitare la compagnia dell'onorato e dotto ma stravagantissimo Ramagini: e voi la producete come sprone efficacissimo del vostro desiderio, quando non v'è presente apparenza di potersi risolvere prudentemente a questa mossa. Dio vi benedica. Ve ne avvedreste ben presto, se foste tentato ad una simile società. Egli non sa che cosa sia l'adattarsi al comodo altrui, né rinunciare al minimo suo o sentimento o capriccio: e questa è la cagion radicale che egli ha perduto tutte le favorevoli occasioni di stabilir la sua fortuna ed è ridotto a tolerare il duro tenore d'una vita precaria.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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