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A GIUSEPPE FERRARI - MODENA
Vienna 3 Giugno 1760.
Per poter supplire agli obblighi del mio impiego, fin da quando fui chiamato in questa cesarea Corte mi convenne rinunciare all'onore d'aver parte nelle raccolte poetiche delle quali ridonda la nostra Italia, onde da trenta e più anni non si trova in alcuna di esse verun mio componimento, se pur per avventura non è caduto in pensiero a qualche spirito elevato di cedermene generosamente il merito. La venerata interposizione della gentilissima donna che avvalora le di lei istanze sarebbe per me un violento pericolo di rompere il mio proposito, se gli ordini augustissimi non tenessero presentemente occupato il mio scarso talento per le festive solennità delle reali nozze del nostro arciduca. Onde congiurando così efficaci ostacoli e fisici e morali contro il desiderio che avrei di compiacerla in questa, mi auguro altre occasioni nelle quali la mia prontezza in ubbidirla la convinca della perfetta stima con cui sono.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 9 Giugno 1760.
Contraccambio la carissima vostra del 24 del caduto con la notizia dell'apertura della campagna. Il nostro general Laudon che con 50 mila uomini in circa era a Königsgrätz il dì 29 di maggio, avendo fatto credere al nemico di voler entrare in Silesia per Trautenau si volse improvvisamente alla destra e, prevenendo le opposizioni, con una marcia violenta trascorse il Glazese, penetrò nel ducato di Monsterberg e prese posto a Frankenstein. Il nemico non può soffrirlo nelle viscere della Silesia.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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