Intanto ieri dopo pranzo, preceduto da dodici postiglioni sonori e due maestri di posta, passò sotto le mie finestre il colonnello conte d'Harrach portando alla Corte la nuova della presa di Glatz per assalto la mattina del 26. So che la guarnigione di 2.600 uomini ha dovuto rendersi a discrezione e che il nostro Laudon vi si trovò di persona, benché il suo quartiere generale sia a Katzbach, nome che (dovendo leggere la lettera a qualche ninfa) tradurrete in italiano dicendolo il Ruscello della gatta, per non obbligare alcuna a far le viste d'arrossire. Un corpo di Russi il dì 23 del corrente era a Millitsch, sei o sette leghe lontano da Breslawia; ed il grosso della loro armata in faccia al principe Enrico che si trova ne' contorni di Zullikau. Spero che oggi sarete contento di me, ma non vi ci avvezzate, perché questo mestiere di gazzettante mi secca crudelmente le dipendenze. Addio: vi abbraccio con la sirocchia e sono.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - ITALIA
Vienna 31 Luglio 1760.
Finalmente non posso più dubitare, caro gemello, che voi non siate con me un mostro marino. Fin tanto che sono rimaste senza risposte tante mie lettere che per la strada comune e per quella del conte di Rosemberg vi ho indirizzate in Ispagna, mi son lusingato che la mancanza non procedesse da voi, ma che le vostre lettere si perdessero in viaggio. Ora da tutte le parti sono avvertito che voi siete in Italia, e, lode al Cielo, in buona salute, e non per questo vi ricordate di me. Concepisco che le agitazioni d'una crisi così grande nel vostro ordine di vita possono avervi occupato a segno di non lasciarvi ozio per pensare agl'innumerabili vostri amici, ma io sperava che voi mi contaste fra quei pochi che saran sempre vostri in qualunque vicenda.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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